In occasione del 24esimo anniversario di apertura della Comunità “Archè- Totò Polimeni” di Sant’Alessio d’Aspromonte, abbiamo ascoltato la testimonianza di alcuni residenti, Luca, Andrea, Simone (nomi di fantasia) che stanno svolgendo il percorso comunitario, e delle loro famiglie che li affiancano costantemente in questo difficile cammino.

Il primo ragazzo che ha voluto rilasciare la sua testimonianza è Luca.
Con tanta emozione ci ha raccontato cosa rappresenta per lui la comunità <<…la comunità è un cammino di vita…>> e il luogo in cui <<…muoviamo i primi passi verso un nuovo stile di vita…>>.  Afferma che attraverso un programma terapeutico specifico si da la possibilità di affrontare con minore difficoltà il problema della tossicodipendenza. Per Luca la parola comunità è importante significa << stare insieme>>, perché si fa tutto insieme: i gruppi, le attività, vivere insieme. Affrontare e risolvere i problemi insieme.
Luca continua dicendo che attraverso questo percorso comunitario ha scelto di mettere  in discussione se stesso, vuole abbandonare il suo passato e intraprendere una nuova vita, <<…io metto in discussione il mio passato di solitudine, in cui ho vissuto per molti anni. Qui riesco a trovare la “luce” e stare con delle persone meravigliose >>.

Per Andrea che ormai da più di 6 mesi è qui residente, la comunità rappresenta <<… una nuova opportunità di vita che gli è stata concessa…>>. Poche parole ma comunicate con l’intensità nello sguardo di chi non vuole mollare, nonostante le difficoltà che ogni giorno è chiamato ad affrontare.

Il terzo ragazzo che ha voluto rilasciare la propria testimonianza è Simone. Non sapeva neanche della vita di comunità, proviene da un’altra realtà: quella del carcere. <<…all’inizio per me la comunità era una cosa sconosciuta, io ero in carcere, non sapevo neanche l’esistenza di una cosa del genere…>>. Il suo discorso continua con il racconto delle difficoltà iniziali, anche se ha sempre riposto una grande fiducia e una speranza in questo nuovo percorso, <<… nei primi giorni ho avuto tante difficoltà ad inserirmi, non avevo gli strumenti per capire molte situazioni… fuori da qui avevo vissuto altro! …ma sapevo che sarei stavo bene a prescindere da quello che sarebbe accaduto…>>.
La comunità per Simone rappresenta un aiuto sia a livello personale, sia  nello stare con gli altri <<… ti insegna sia il modo di vivere con gli altri, sia il modo di vivere bene con te stesso, senza sentire il bisogno di ricorrere ad altro… che non serve a nulla!>>.

L’ultima testimonianza ascoltata è quella della mamma di Matteo. Racconta le grandi difficoltà che tutta la famiglia ha affrontato <<…mio figlio si trova in comunità da Febbraio 2019, è stato difficile lasciarlo lì. Era la prima volta che stava fuori casa, non era mai uscito fino a quel giorno…>>. Dopo le difficoltà e i timori iniziali adesso tutto sembra cambiato; il distacco per il figlio lo sente ancora, ma adesso si sente parte di una nuova famiglia: <<…le difficoltà e le paure inziali sono svanite nel corso del tempo. Oggi tornare in comunità e vedere mio figlio che sta bene ed è al sicuro fa stare bene pure noi…>>. Grazie all’aiuto e al supporto degli educatori la famiglia di Matteo si sente parte della comunità, si è creato un clima di fiducia, <<… come dice mio figlio: questa è la mia seconda famiglia…>>, << in un certo senso lo è anche per noi!… >>.
A volte si pensa che la comunità sia un’esperienza solo per chi ha il problema e cerca di risolverlo. La signora Adelaide ha un’altra idea, infatti conclude il suo discorso affermando: <<…consiglierei la comunità non solo ai ragazzi, ma anche alle famiglie che accompagnano i ragazzi… >>.

Ogni 4 luglio siamo chiamati a tornare alle radici per comprendere perché è importante vivere il Programma Terapeutico in comunità.
Una risposta si può trovare proprio all’interno della Filosofia di Progetto Uomo: (…)“Qui insieme una persona può alla fine manifestarsi chiaramente a sé stessa, non come il gigante sei suoi sogni, né il nano delle sue paure, ma come un uomo, parte di un tutto con il suo contributo da offrire”(…).

Buon cammino a tutti coloro che stanno camminando in  questa strada di cambiamento e un grazie a chi ancora oggi non si stanca di affiancarli nella loro scelta.