Uno spazio per condividere…

ll riflessione dell’équipe educativa… Dal 12 al 17 giugno 2017 i giovani della Comunità Terapeutica Archè hanno vissuto un’esperienza di servizio e condivisione presso il Soggiorno San Paolo a Cucullaro (Gambarie) con l’obiettivo, concordato con il Vescovo, di risistemare gli spazi destinati ai campi estivi per i ragazzi e i giovani della diocesi e per i soggiorni sociali delle Case della Caritas e dei Centri di Accoglienza. Parallelamente, immersi in uno spazio che invita naturalmente alla riflessione e alla serenità, i ragazzi hanno avuto la possibilità di approfondire il tema della Fiducia, attraverso laboratori di musicoterapia ed altre attività guidati dagli educatori. La possibilità di essere utili per gli altri, di pensare a se stessi come persone capaci di dare, di contribuire con il proprio lavoro al bene comune è stato il valore aggiunto di un’esperienza altamente significativa. Un ultimo aspetto da sottolineare è stata la condivisione dell’esperienza con alcuni adulti e giovani della parrocchia di san Giorgio Martire che si sono resi disponibili per lavorare insieme alla comunità. Ciò ha permesso ai ragazzi di conoscere persone nuove e diverse dagli educatori che hanno avuto fiducia in loro e hanno costruito relazioni di amicizia e hanno apprezzato le loro risorse e capacità, andando oltre il giudizio che un tossicodipendente porta con sé e che di solito condiziona i rapporti con gli altri, nella società. La comunità, tempo e spazio nel quale ciascun individuo è chiamato a rivedere e ricostruire se stesso, si arricchisce di esperienze esterne nelle quali sperimentare il valore della solidarietà e della condivisione.

             

…i pensieri di alcuni ragazzi della Comunità Archè “Ho lavorato e sono soddisfatto di quello che ho realizzato. Guardo al lavoro svolto con i miei compagni e mi sento gratificato e capace. In più, se penso che questo posto è pensato per i bambini e che mi sono reso utile per loro sono ancora più contento. Ho immaginato anche mia figlia a giocare qui, in questo luogo stupendo che abbiamo contribuito a rendere migliore e sono felice” A. Le stelle di Cucullaro “Cucullaro”, uno spazio immerso nel verde, dove due comunità si sono unite nella solidarietà, con giochi, lavoro e condivisione di vero e puro impegno, mettendoci amore nel fare le cose. Ho in mente gli sguardi delle persone che con me hanno compiuto atti di solidarietà. Con il nostro lavoro la struttura ha recuperato forma e colore. Tutti hanno lavorato, dal più piccolo al più grande. Circa trenta persone di diversa età, uomini e donne, più giovani e più anziani; un arcobaleno di sentimenti e felicità. Un momento significativo è stato per me la possibilità di ammirare le stelle : un’esperienza che ha riempito il mio cuore di gioia, la gioia delle cose semplici, che da tanto tempo non facevo più. E. I ragazzi del CERESO si sono diretti a Cucullaro, nella pace della Natura, per vivere un’esperienza di solidarietà e impegno per gli altri. Siamo stati noi, questa volta, a fare qualcosa per gli altri, a dare il nostro contributo e a ricevere il grazie di chi ha creduto che noi potessimo fare un buon lavoro. E abbiamo trovato grande pace, grazie alla natura, agli alberi maestosi che ci ricordano che siamo parte di un Tutto più grande di noi. Ho vissuto un grande amore per la Vita in quei giorni e sono grato per questo. B.

  …le riflessioni dei volontari dell’ AC di San Giorgio Martire All’ inizio era tutto confuso e soffocato da detriti e piante incolte… poi il lavoro condiviso con i ragazzi della Comunità ha portato i suoi frutti… pian piano tutto cominciava ad essere ordinato, pulito, curato… e ho pensato: la stessa cosa avviene nella vita… se ti dai una possibilità di mettere a posto dentro di te e ti fai aiutare in questo, tutto diventa più bello… e la gioia prende il posto della tristezza. Quando ci è stato proposto di partecipare a questo campo lavoro ho pensato di essere troppo vecchio… che mi sarei stancato, senza avere la soddisfazione di portare a termine il compito che ci era stato affidato. Questo luogo per la nostra comunità è stato sempre importante: fa scoprire cose nuove e ci mette nella condizione di fare esperienza di relazioni. Abbiamo lavorato tanto… e le pause di riposo sono diventate occasioni di scambio di esperienza di vita e di motivazione. Ho capito che il mio essere lì, con gli altri, accanto a questi ragazzi, ha avuto un importante significato: gli adulti devono sforzarsi di sostenere e  dare il buon esempio. Anche questi ragazzi che affrontano la fatica di un percorso di recupero, hanno bisogno di sostegno e di sperimentare relazioni che non si fondino su giudizi e false credenze. Grazie a tutti!